Appassionati di Fotografia Focus On… Giulia Barani
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In questo post in evidenza conosceremo di volta in volta i fotografi amatoriali e professionisti che partecipano commentando e proponendo le proprie foto nel nostro Gruppo Facebook, gli autori e le autrici saranno scelti di volta in volta dallo Staff.
Chiederemo agli autori che vorranno concederci 5 minuti del loro tempo di raccontarci brevemente la propria storia, fotografica e non, come hanno iniziato, quali sono state le tappe significative del proprio percorso fotografico, con quale attrezzatura hanno iniziato e quale stanno utilizzando attualmente, i riferimenti ai loro lavori e progetti, e i riferimenti ai link dei propri social e tanto altro, ma condensato in 5 minuti di…lettura.
Proporremo nel post in evidenza alcuni scatti selezionati dallo Staff di AdF, e chiederemo agli autori di descriverli con informazioni dettagliate, e interagiremo, commentando con chiunque vorrà, il racconto della vita fotografica dell'intervistato.
Per questo Focus abbiamo scelto di raccontare brevemente, cercando di conoscerla più da vicino, Giulia Barani
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AdF: Ciao Giulia, benvenuta in questa mini intervista virtuale, il nostro Focus sui Fotografi che partecipano alla ns. Community.
Come ti sei avvicinata alla fotografia? Raccontaci i tuoi inizi e il tuo percorso fotografico, la tua avventura nel mondo della Fotografia come si è sviluppata nel corso degli anni?
G.B.: Non vi racconterò di una passione coltivata fin dall’infanzia o di una fotocamera regalata dal nonno che mi ha fatto scoprire come vedere il mondo. La mia è una storia per certi versi banale, come a volte lo è un colpo di fulmine.
Era il gennaio del 2020 e cercavo online un’attività per riempire qualche serata e tra un corso di ceramica e uno di cucina ne ho trovato uno di fotografia… e allora mi sono detta perché no? magari le prossime foto delle vacanze sarebbero state più carine…
Mi sono iscritta e non mi sono più fermata.
Ho capito fin da subito che era una cosa seria, ho investito tempo e denaro, frequentato tanti corsi in aula e workshop sul campo, webinair e masterclass.
Ho visitato mostre e comprato decine di libri fotografici. E questo non tanto perché avessi chissà quali aspirazioni, ma più per rispetto nei confronti della fotografia come arte, dove per me la tecnica, l’occhio e la mente si fondono in un unico click.
Non ho ancora definito il mio genere preferito né un mio stile, anche se i ritratti in bianco e nero e paesaggi notturni sono gli scatti che amo di più.
AdF: Un argomento molto caro alla ns. Community, anche se non il principale, è quello relativo alla tecnica, che attrezzatura usi? Quali fotocamere e obiettivi utilizzi? Puoi raccontarci brevemente, se vuoi, la tua storia anche da questo punto di vista?
G.B.: Scatto con una Nikon D850, che a oggi considero perfetta e non sono tentata dalle mirrorless, anche se non escludo nulla…
Come obiettivi posseggo: 20mm f/1.8 | 50mm f/1.8 | 24-120mm f/4 | 85mm f/1.4 | 70-200mm f /2.8
Ma parlando di nuove tecniche, mi affascina molto la fotografia a infrarossi, per cui ho acquistato una Nikon usata a cui intendo modificare il sensore in full spectrum.
Finora ho usato solo i filtri circolari sugli obiettivi che però rendono la MAF davvero difficile e necessitano di tempi molto alti >30”, mentre la modifica (irreversibile) al sensore permette di scattare a mano libera.
Una nuova avventura!
AdF: Parlaci dei tuoi progetti, del tuo modo di concepire la Fotografia, con qualche accenno, se puoi, al tuo modo di lavorare, il flusso del tuo lavoro fotografico, dall’inizio alla fine, e se puoi svelaci qualcuno dei segreti del tuo “fare” Fotografia.
G.B.: Sono una fotografa per caso, come amo definirmi, ma sin dalla prima lezione, anzi dalla prima volta che ho preso in mano una fotocamera, ho capito che la passione aveva bisogno di tecnica, di studio, di esercizio.
La fotografia per me è arte e scienza, passione e rigore, creatività e regole. Può mutare il peso degli elementi, ma nessuno può essere eliminato.
Quello che mi spinge a scattare è sempre la ricerca della mia idea di bellezza, di una forma o della luce o di un colore.
Per me la bellezza di una fotografia dipende a volte dalla tecnica, a volte dal soggetto o dal messaggio, dall’atmosfera e dall’emozione che ci sono dentro.
I miei progetti quindi seguono questi spunti, a volte sono nati per sperimentare una nuova tecnica (come la fotografia a infrarossi), altre per raccontare una storia o lanciare un messaggio (come in Volti contro la discriminazione) e a volte per il solo piacere di vedere il mondo attraverso un obiettivo.
Nella fotografia di paesaggio tutto parte dall’organizzazione del viaggio e dalla scelta degli spot in base alla luce; il meteo gioca un ruolo importante ed è necessario sapersi adattare a qualsiasi condizione.
Uno dei miei primi insegnamenti è stato che la foto va portata a casa comunque!
Mentre nella foto di ritratto il fattore per me rilevante è l’empatia che riesco (non sempre…) a creare con chi sta dall’altra parte dell’obiettivo.
Alcuni dei miei ritratti preferiti sono stati scattati nei momenti di pausa, o comunque solo dopo aver parlato a lungo con la/il modello.
Nei ritratti cerco sempre un’emozione, accennata o sfacciata, ma il volto e gli occhi mi devono parlare.
Non amo dare troppe indicazioni, soprattutto dal punto di vista della posa o dell’espressione, preferisco cogliere uno sguardo o un movimento spontaneo.
Infine ritengo la postproduzione un elemento fondamentale del processo fotografico e creativo, che va solo dosata bene…
AdF: Sei un assidua frequentatrice del ns. Gruppo su Facebook, il Gruppo fotografico piu’ numeroso e seguito in Italia, come hai conosciuto il gruppo? Che cosa pensi delle foto proposte giornalmente e i commenti degli utenti e dello Staff, e soprattutto… qualche consiglio e suggerimento per chi si affaccia per la prima volta in questo meraviglioso mondo della Fotografia anche in relazione ai Social.
G.B.: Mi diverto parecchio sia nel leggere i commenti e le critiche ai miei scatti sia nel commentare io quelle di altri fotografi.
Credo che lo scambio di pareri e punti di vista possa solo arricchire il bagaglio di ognuno.
Apprezzo molto la lettura critica di una mia fotografia, mi fa capire se sono riuscita a trasmettere l’emozione che ho provato io oppure no e trovo molto utile l’analisi tecnica, che mi fa notare errori o difetti che non avevo visto.
Sicuramente poi il numero degli autori assicura scatti di altissima qualità in diversi generi e stili e garantisce una visione ampia e variegata del mondo della fotografia, cose che rendono il Gruppo e il suo Staff un punto di riferimento autorevole e competente.
Infine il consiglio che mi sento di dare a chi è alle prime armi è, in primis, di divertirsi, ma anche di studiare tanto, di frequentare corsi, visitare mostre e leggere le foto dei grandi autori. I social poi sono social, bisogna saperli prendere!
AdF: Visualizzando tutte le foto che hai postato nel tempo nel ns. Gruppo vorremmo puntare l’attenzione su queste 3 foto, crediamo possano essere un piccolo riassunto del tuo “fare Fotografia”, ti chiediamo, se possibile, una descrizione e magari qualche informazione sul backstage.
Foto 1:
G.B.: Colle del Nivolet, scattata a settembre 2024, faceva un freddo!!!
Sono affascinata dagli astri e ho anche fatto qualche fotografia con il telescopio, ma è davvero un mondo a parte e quindi mi accontento della Via Lattea!
In realtà quello che mi rapisce è l’idea di catturare una luce che è stata emessa milioni di anni fa.
Foto 2:
G.B.: Questa foto è stata scattata durante uno shooting di ricostruzione storica in cui i ricostruttori impersonano dei soldati dell’esercito spagnolo di stanza in Lombardia alla fine del XVI secolo.
Ho scoperto un mondo incredibile.
Ognuno di loro non solo è particolarmente esperto del periodo storico, degli usi e costumi, della moda e dei canoni dell’epoca rappresentata, ma tutti i vestiti, le armi e le calzature sono prodotte da loro artigianalmente sulla base di disegni e quadri originali.
Non ho badato molto in questo caso ai soggetti, erano già perfetti, e ho invece lavorato sulla luce, che è solo quella naturale che proviene da una finestra in alto e dalle candele, e sulle ombre, per rendere la scena più “drammatica”.
Foto 3:
G.B.: La Toscana e la Val d’Orcia sono il paradiso per i fotografi di paesaggio.
Questa foto è una delle mie preferite, perché il paesaggio fa da sfondo a un’atmosfera.
Il casale al centro è un rifugio dove trovare calore e le colline e la nebbia intorno lo abbracciano e lo nascondono come una madre.
Ogni angolo di questa terra racconta una storia, e noi italiani siamo indubbiamente fotografi privilegiati!Ringraziamo Giulia per la disponibilità, qui di seguito troverete i suoi link Social:
https://giuliabarani.myportfolio.com/
https://www.instagram.com/giuliabarani/
Gli amici che hanno avuto la bontà di leggere questa mini intervista possono aggiungere considerazioni, commenti, domande, nei commenti del post in evidenza.

